A raffica

Devo precedere il tempo, l'attimo in cui questo improvviso fuoco, lo so, si spegnerà d'un soffio, ma è la magia di questo momento, il sapere di averti trovato, che probabilmente, anzi sicuramente sei tu, ma forse non lo sei e io lo scoprirò presto e ho paura, ma ora non devo avere paura, devo solo pensare a quanto sarebbe bello se fosse vero, se tutto finora mi avesse condotto in parte a te. Ci accomuna tutto o molto, o quel tanto che basta, che il mio istinto magico, quasi, o quantistico, come preferisci, mi suggerì la prima volta che ti vidi. E poi l'energia immensa che mi hai trasmesso oggi, indescrivibile, non c'è stato contatto fisico alcuno, solo sguardi rapidi e io sono caduta prigioniera di questo sogno che forse durerà poche ore e poi scoprire chi sei e cosa fai , una sorpresa e una conferma che il mio istinto non si sbaglia mai. Ma il tempo passerà e io spaccherò il sogno, lo ridurrò a brandelli e ciò che non vorrei sapere forse saprò. 
Io sono l'antitesi del razionale, per questo il mio cuore si imprigiona e si libera come questo leggero vento di autunno. Ora sono prigioniera. C'era qualcosa nei tuoi occhi che forse parlava, mi parlava, ma magari era solo la mia fervida immaginazione o un desiderio che fosse così. 
Il tempo scorre, dannato infame! E allora per me sarà stato solo bellissimo anche solo per poche ore, pensare di averti finalmente trovato.

6 novembre 2015

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