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Visualizzazione dei post da aprile, 2018
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Promesse Promisi di non cercarti e non passai sui luoghi della tua vita. Promisi di non pensarti e affogai in libri e parole allineate al PC. Promisi di non amarti e misi in lista i tuoi innumerevoli difetti. Promisi di cancellarti ma avevo un foglio inchiostrato dal tuo nome. E così mi apparisti in sogno e sentii i tuoi denti sulle mie labbra lì dove la ragione perse dimora lì dove la mia vita finisce e comincia una dolce morte. Black Marilyn (Emilia Capasso)
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A proposito di Real TV VITE AL LIMITE Sono anni ormai che non vedo la televisione. Spesso infatti scopro che tizio e caio sono morti da mesi e io non ne sapevo nulla. Persino la morte di Andreotti me la sono persa...Questo perché considero la televisione un mezzo molto inquinante per la mente, distruttivo per la personalità e tra le cause dell'aumento di malattie nervose quali l'ansia e la depressione. Non starò qui a spiegare perché, magari in un altro post, invece oggi voglio parlare di di un canale del digitale, che si chiama Real Time, che finalmente offre davvero dei programmi realistici, con storie vere, spesso molto drammatiche, ma vere! Uno di questi che seguo quasi sempre è "Vite al limite", dove si racconta di persone che hanno raggiunto un peso tale da rischiare la vita. Il modo in cui è costruita la narrazione è perfetto: si parte dalla vita di queste persone, quasi tutte con un'infanzia caratterizzata da mancanza di affetto o di bassissima
Capitolo 7 Alla fine del cosidetto ''Borgo di Sant'Antonio si ergeva una Parrocchia che un tempo doveva essere stata molto bella ma che l'incuria e i danni del tempo avevano reso grigia, con crepe nel muro, cornici che perdevano intonaco, affreschi dove i volti si erano oscurati o semicancellati, colori incerti, le candele votive, talvolta oblique come tante torri di Pisa, poste su ferri neri che un tempo dovevano esser stati verdi. L'intera struttura era protetta da mura alte circa due metri e da una cancellata centrale prima dell'imponente scalinata che portava alle tre arcate all'ingresso. La Chiesa di Sant'Antonio Abate era la tra le più affollate del quartiere. La domenica occorreva anticiparsi di almeno un quarto d'ora prima della Santa Messa se si voleva trovare posto a sedere. D'altro canto, il parroco Padre Stefano era molto amato sia per la sua generosità sia per il suo senso dell'umorismo che allietava le lunghe predich
Capitolo 6 Lena aveva conosciuto Antonio tramite sua cugina Mariuccia, la quale aveva organizzato un'uscita in gelateria proprio con l'intento di farglielo conoscere. Non le era piaciuto subito. Alto, troppo magro, gli occhiali spessi, le o cchiaie di chi dormiva poco o male, l'aria seria e malinconica. Parlava poco e si vedeva che era timido e impacciato. Avevano passeggiato per via Roma tutti e tre, in un caldo pomeriggio di luglio, con il gelato che si scioglieva ad ogni passo. Mariuccia cercava in tutti i modi di tenere viva la conversazione, consapevole del grande imbarazzo tra i due possibili futuri fidanzatini. Poneva domande. Raccontava all'uno dell'altro al posto loro. Alla fine si erano salutati con una debole stretta di mano ed era finita lì, o almeno così sembrava. «Ma non ti piace proprio?» le aveva chiesto la cugina una volta rimaste sole. Maddalena aveva alzato le spalle. «E' un bravissimo ragazzo! Sta studiando per il concorso n elle
Da ''Banane Banali 2018'' Hey! Hey ragazzotto belloccio dal fisicotto prestante proveniente da un paesotto da me poco distante Mi dici che son bella, intelligente e che per questo ti intrigo mentre mi mostri una tua foto da modello, da figo io che di surgelati avariati ne ho fatto passato remoto ti ho incasellato nel club: sguardo vuoto da scroto. Dovrei in terra cadere dinanzi a cotanta bellezza perchè i quaranta li ho passati purtroppo da un po' e secondo la legge del tuo cervello da pivello con pisello è impossibile no? Che io dica di no! E invece, ti leggo divertita, mi sento desiderata come un'acciuga salata o una porta sprangata e allora mi fingo interessata da te affascinata felice e desiderosa di essere ben presto sedotta e abbandonata! Ma che Madame Bovary sono piuttosto la Dietrich caro insipido modello con sempre irto il fringuello adesso ti mostro piuttosto di cosa è capace il mio livello.
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Dalla mia raccolta "Banane Banali 2018" La gran corsa  Corri corri corri prendi il resto corri corri corri fai tutto lesto Io mi sveglio sempre presto la mattina corro corro perché poi metto benzina nella corsa non mi scordo la bambina che mi resta nella car che non respira nel frattempo non ho il tempo di pensare perché ho già mille consegne da effettuare e anche il mio boss-padrone da accontentare e tutti i cazzi, i cazzi da cagare! Corri corri corri prendi il resto corri corri corri fai tutto lesto Quando esco e trovo il corpo del reato non capisco ma nella vita dove ho sbagliato? ogni conto alla fine l'ho regolato ogni debito in tempo l'ho sempre pagato eppure ora sembro il demonio impersonato meritevole di ogni biasimo e pure già condannato! Non mi date neppure il tempo di capire che è mia figlia lì dentro che devo seppellire! Corri corri corri prendi il resto corri corri corri fai tutto lesto Ogni sera per la noia guar
Un assaggio dalla mia prossima raccolta di poesie: ''Banane Banali 2018" Ti regalai una rosa per essere tua sposa ma non sposa da copertina puttana e finta bambina. Sarei stata nel tuo castello la regina del tuo bordello amante unica e istrionica.  Pudica e bionica mente saccente talvolta impudente donna incoerente. Pudica e bionica m ente saccente d onna consenziente di una violenza coerente. Ti avrei reso felice ma più spesso deluso lasciando aperta la porta del tuo amabile abuso. Ed ogni volta la prima sarebbe unica e diversa assetata e perversa sul nostro letto riversa. Avresti atteso la sera correndo per strada pensandomi nuda e poi a te avvinghiata. Ti avrei amato davvero piangendo di gioia ringraziando il Creato per averti ideato. Invece hai preferito scappare lontano sereno e appagato con il tuo inganno in mano. Inganno che si aprirà come la mia rosa appassita e allora scoprirai che non era mai finita. Una rosa è pe