Un leggero sfogo...

Allora, da dove comicio? Dall'inizio, ovvio.
Ebbene, mio padre è nato nel 1928. Conobbe mia madre a 40 anni, grazie ad una signora che fungeva da agente matrimoniale, distribuendo foto e notizie dei suoi clienti. Insomma nel 1968 a Napoli era già nato facebook o badoo ( di certo anche in altre città), versione asessuata scopo unico: matrimonio. Un anno di fidanzamento di quelli di allora, cioè mai lasciati da soli nemmeno per un attimo (mia madre aveva 35 anni ) e nel settembre del 1969 si sposarono.
Mai accoppiata fu più perdente! Diversissimi in tutto. La mia infanzia l'ho trascorsa a vederli litigare per qualsiasi cosa e, senza che me lo dicessero, avevo compreso che tra di loro c'era il nulla assoluto. 
Mio padre andò in pensione a 51 anni, io ne avevo 10. Per fortuna iniziò a lavorare part time come tutto fare in vari negozi, perchè averlo a casa era una tortura. Non parlava quasi mai, nel tempo libero dormiva (non scherzo). Le sue frasi quotidiane si riducevano in: hai lavato le mani? ( prima di mangiare).  Vi siete fatti la croce? ( sempre prima di mangiare); hai spento la luce in bagno? Chiudi l'acqua se non ti serve. Poi se la tv era accesa, non faceva altro che criticare chiunque. I comici non facevano ridere, i presentatori erano stupidi, le pubblicità erano sciocche e i politici tutti "una massa di ladri". Giuro che c'è stato un periodo in cui pranzare o cenare era diventato un incubo. Non potevo poggiare il pane al contrario perchè Gesù si dispiaceva...e così via.
Non credo di aver avuto nessun complesso di Edipo al femminile, io fin da piccola non lo sopportavo, mi sembrava scemo... aveva pochi ricordi del suo passato e li ripeteva ad ogni occasione. Si adirava facilmente, ma solo per stupidaggini e da buon cattolico bestemmiava. Tuttavia, avrebbe dato un rene pur di non saltare una Messa. Un paradosso vivente. 
Una delle sue frasi agghiaccianti quando si arrabbiava, ripeto solo per futili motivi, riguardava la sua minaccia di buttarsi giù dal balcone. Non avendolo mai fatto, dopo un pò capii che era solo un modo di dire, terribile, terrificante per una bambina, tuttavia imparai ad accettarlo come intercalare, forse... 
Ricordo come se fosse ieri, quando il 23 novembre del 1980, sera del famoso terremoto dell'Irpinia, appena la scossa finì, egli scappò con mio fratello in piazza Carlo terzo a Napoli, lasciando me, mia madre e mia nonna che non poteva scendere le scale, da sole in casa. 
Due mesi dopo, altro ricordo: ho la febbre e vedo mio padre che se ne va a dormire da parenti in campagna, perchè c'erano state altre scosse e lui aveva paura. Chiedo a mia madre di convincerlo a rimanere, mia madre semplicemente scuote la testa. 
Resterà nella storia per i suoi famosi imbattibili ritardi. Flemmatico e strafottente, riusciva ad arrivare sempre ultimo alle cene dei parenti o simile.
Ora, dall'alto della mia maturità, mio padre ha ormai quasi 90 anni e scoppia di salute per fortuna anche mia, ho imparato a volergli bene. Credo che oltre ad essere ignorante ed egoista ( ma su quest'ultimo difetto gli uomini fanno a gara...), avesse qualche problema mentale, di natura psicologica. Era un asociale, timidissimo e pieno di paure. Gli bastò un problemino ai bronchi per smettere di fumare da un giorno all'altro. 
Purtroppo il suo modo di essere mi ha lasciato un grande vuoto. Non provo però nessun rancore. Lo capisco, è un figlio dei suoi tempi con l'aggravante della totale assenza di empatia.
Credo che alla fine la mia sia stata solo una grande sfortuna e basta.
 Resto tuttavia attratta da uomini freddi, poco affettuosi o per niente affettuosi. Se qualcuno si mostra gentile me la do subito a gambe perchè penso che sia attratto solo dal mio corpo e non dalla mia intelligenza. Ho una diffidenza acuta, alimentata poi anche da esperienze negative.
Quando avevo 17 anni confessai a mia madre che non volevo sposarmi, ma in compenso volevo dei figli. In segreto pensavo di farmi mettere incinta da un sconosciuto e poi crescermi mio figlio da sola. Sono andata oltre. Ho avuto 15 anni di matrimonio, poi, stufa di fare da mamma anche al mio ex marito, mi sono separata e adesso vivo da sola con i miei figli: tre meraviglie.
Insomma, se penso a come ero partita, devo dire che me la sono cavata alla grande! Ma il cerchio si è chiuso? Io spero di no...

emyluna

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