Per un amico caro
Ci incontrammo senza premesse e senza
domande
noi, tra questi viali freddi e spogli,
in cerca di calore.
I segni della vita segnati sui nostri
volti,
per contare le delusioni, i ricordi, le
passioni, le incertezze.
E io incontrai la tua paura di amare,
la lessi nei tuoi occhi, prima ancora
che tu la comprendessi.
Non si vive se non si ama!
Vorrei stampartelo nel cuore con
leggere pugnalate,
vorrei risvegliarti a sberle dal tuo
torpore,
urlarti nelle orecchie
squoterti forte fino a farti male!
Ma poi penso che forse,
tra i tuoi silenzi e le mille parole
non dette,
il tuo fingere di non sentire i miei
sguardi,
tu lo sai bene.
Eppure, testardo e folle fuggi, per
tornare poi timidamente,
in punta di piedi, per non agitare
troppo le acque dei sentimenti.
Chissà quale giorno decidesti di
salpare
sulla tua nave solitaria e decidesti
che questa vita era insostenibile
anche per te.
Forse hai sofferto troppo, forse non
hai sofferto abbastanza.
Tra queste parole di poetessa fragile e
innamorata dell'amore,
tutto ciò che posso fare, amico caro,
è tenderti la mano.
Accoglila se vuoi, ti aiuterò a
trovare la tua terra,
anche se alla fine, per desiderio tuo,
non fosse la mia.
6 febbraio 2016
Commenti
Posta un commento