A proposito di Real TV


VITE AL LIMITE




Sono anni ormai che non vedo la televisione. Spesso infatti scopro che tizio e caio sono morti da mesi e io non ne sapevo nulla. Persino la morte di Andreotti me la sono persa...Questo perché considero la televisione un mezzo molto inquinante per la mente, distruttivo per la personalità e tra le cause dell'aumento di malattie nervose quali l'ansia e la depressione.
Non starò qui a spiegare perché, magari in un altro post, invece oggi voglio parlare di di un canale del digitale, che si chiama Real Time, che finalmente offre davvero dei programmi realistici, con storie vere, spesso molto drammatiche, ma vere!
Uno di questi che seguo quasi sempre è "Vite al limite", dove si racconta di persone che hanno raggiunto un peso tale da rischiare la vita. Il modo in cui è costruita la narrazione è perfetto: si parte dalla vita di queste persone, quasi tutte con un'infanzia caratterizzata da mancanza di affetto o di bassissima autostima, per poi passare alla decisione di andare dal dottor Nowzaradan, in Texas, noto chirurgo specializzato il bypass gastrici. La puntata continua narrando poi delle difficoltà così come dei successi raggiunti dai vari protagonisti, analizzando con delicatezza i rapporti con i familiari che spesso sono la causa dell'obesità, fino ad arrivare al raggiungimento dell'obiettivo peso in un anno.
Mi piace il tono pacato, l'assenza di giudizio, il sottolineare l'infelicità di queste persone che non riescono ad uscire dalla trappola del cibo, perché erroneamente la considerano la loro salvezza dall'infelicità.
Il dottor Nowzaradan è davvero la sorpresa e la colonna di questo programma. Agli antipodi del personaggio televisivo (infatti è un vero chirurgo che ama il suo lavoro), si presenta con una naturale aria bonaria che si scontra con le sue diagnosi nude e crude dette senza esprimere un falso e inopportuno sentimentalismo, ma lanciate cone un taglio netto su persone che stanno sfiorando la morte.
Questo programma è semplicemente fatto benissimo! Senza ostentare alcun sentimentalismo, sono dei documentari costruiti non per attirare un pubblico di guardoni o curiosi che si divertirebbero a vedere la flaccide carni traballare, o che inorridirebbero nel vedere cumuli di grasso simili a enormi tumori della pelle, quanto per sensibilizzare le persone verso un problema che negli Stati Uniti rappresenta un caso sociale. E oggi in Italia è in aumento il numero di bambini in sovrappeso. io che ho lavorato alle medie posso confermarlo. la tendenza è nettamente superiore al sud Italia, dove lo sport non è ancora considerato un must nell'età dello sviluppo.
Vite al limite fa riflettere anche sui rapporti madre figlio, padre figlio, quanto una cattiva presenza o l'assenza di un genitore possono influire in maniera drammatica fino a spingere ad ingozzarsi di cibo.
Per concludere, un bel programma da vedere per imparare qualcosa e migliorare noi stessi nel nostro quotidiano.

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