COME STERMINARE LA PROPRIA FAMIGLIA NELLA SERA DI NATALE E PARTIRE SERENI PER LE BAHAMAS



(continua parte terza)


E ora eccomi nel mio bagno davanti allo specchio a rimirare il brutto anatroccolo targato 2016. Non che io mi fossi mai considerata brutta, ma non avendo gli zigomi alti, il viso ovale, il naso piccolo, la bocca da nera, gli occhi da cerbiatta o la criniera da leone, per la società ero troppo normale, quindi insignificante, quindi anonima, quindi brutta! In più quella mattina de 23 dicembre non riuscivo a sorridere pensando ai due giorni di tortura psicofisica che mi attendevano, rendendo il mio viso ancora più spento. Al mio comando: “Sorridi!” rispose una smorfia che era a metà tra un ghigno e una paralisi post ictus.
-Ne hai ancora per molto?- Urlò mia madre con la sua voce da soprano.
-Ma sono appena entrata!
-Mi serve lo straccio blu sotto la finestra.
-Quello blu a quadri?
-Noooo quello blu a quadri è per le camere da letto. Quello blu e giallo per la cucina.
-Quello blu e giallo piccolo o quello grande?
-Quello grandeee, devo lavare a terra.- Erano le 11.15. Chi lava il pavimento della cucina alle 11 e un quarto del mattino?
-Ok, te lo passo.
-Veloceeee!- “Schneeeell!” fu la traduzione simultanea nella mia mente.
Mia madre avrebbe dovuto seguire la carriera militare. La immaginavo mentre (naturalmente con accento tedesco) ordinava ai suoi piloti di sganciare bombe a destra e a manca solo per il gusto perverso poi di strappare dalle mani dei soldati fucili e kalashnikov e sostituirli con scope, stracci e mega aspirapolveri da combattimento per far ripulire tutto dalle macerie e persino lucidare le strade se necessario! Entro le 48 ore, ovvio.
Dovete sapere che mia madre adora fare le pulizie e quando affermo adora sto dando un'idea minima di quella che è da sempre una vera e propria ossessione maniaco compulsiva. Se avete bisogno di riportare in vita un pavimento da buttare, lei vi dirà che è una bestemmia e in pochi giorni armandosi di scope, stracci, detersivi da supermercato o intrugli naturali da laboratorio, spugne abrasive o morbide e tanto tanto olio di gomito vedrete che ve lo farà risorgere più bello del giorno in cui lo avete messo a terra.
E alla fine mentre state per ringraziarla vedrete intorno a lei apparire una luce divina e i suoi occhi splendere di gioia celestiale; ella allargherà le braccia e vi sorriderà come una santa e voi no potrete fare meno di inginocchiarvi, di giungere le mani, commuovervi, pentirvi dei vostri peccati e ringraziare con tutto il cuore.
A casa mia la polvere non entra nemmeno. Si ferma sul pianerottolo o sui balconi: “Uagliù, andiamo affianco, che è meglio! Almeno mezza giornata ci stiamo un po' tranquilli!” consiglia ai compagni pulviscoli e batteri. Ormai sa che è battaglia persa con mia madre. Nemmeno il tempo di posarsi a terra e lei slam! La tira via in un nanosecondo.
In un angolo della cucina, nascosti dietro la porta ci sono una scopa normale, una scopa con lo swiffer, una mazza con straccio in microfibra, una mazza con straccio tipo mocio, una mazza con panno di lana, infine due secchi con acqua pronti per l'uso: uno per lavare, uno per sciacquare. Sotto il lavandino della cucina, invece, ci sono ben piegati e ordinati per l'uso specifico stracci per la polvere di varie dimensioni e colore, oltre che a una trentina di detersivi per ogni tipo di superficie. In bagno poi, i batteri sono un ricordo arcaico, preistorico. Ogni mattina svolge prima una passata di alcol puro, poi di antibatterico, poi di candeggina, una strofinata veloce di anticalcare, soda e ammoniaca nel water, infine il Lisoform dappertutto, perché profuma. Penserete che si svegli alle 4.00, ma no! Alle 7.00, solo che è velocissima, un robot perfetto. Io la invidio perché sono l'esatto contrario. Sarà una sorta di rigetto, non saprei, tuttavia fatto sta che io nella polvere ci sto benissimo. Nel periodo in cui vivevo da sola, il mio pavimento e le superfici dei mobili, avevano man mano assunto un colore unico. Per me non era un problema. Con uno straccio lavavo dappertutto, ma una volta al mese e, modestamente, l'incrostazione nel water dava un tocco vintage al cesso vecchio.

( continua)



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