Finalmente Gallery è terminato. Correzioni su correzioni su correzioni. Now it's time to say stop.
Devo trovare una copertina adatta, adesso, che rappresenti bene la storia.
Gallery è un mistero, o un insieme di misteri. Il male è un mistero, noi stessi lo siamo. La distanza tra la realtà e la finzione è come il voltare di una pagina. Gli artisti infatti si confondono spesso, perché girano le pagine dei loro libri interiori in continuazione. Stabilire dove si è, risulta pertanto impossibile. Come per la protagonista del mio romanzo, cara, dolce e perfida Axel, essere imprigionati in una sola dimensione è la peggiore delle punizioni. E quando si cambia poi in maniera drastica, il coraggio e la forza mentale non bastano. Nemmeno la determinazione. Tutto deve ruotare intorno ad una sola parola: ossessione.
L'ossessione fa giustificare i mezzi e scalare la più impervia delle montagne. Io sottolineo la positività della parola ossessione. Per gli artisti, per noi creativi, essa è la nostra medicina, che ha una particolarità: non serve a guarirci, quanto piuttosto a mantenerci nella nostra condizione di malati. Insomma l'ossessione ci rende perennemente malati, poiché questa è la nostra natura.
e grazie a questo paradosso noi vediamo il mondo come mondi paralleli incidenti. Altro paradosso. Nella nostra mente gli opposti coincidono prima di separarsi, per poi riunirsi, in un cammino senza fine. E' la celebrazione dell'assurdo come unica condizione per comprendere appieno la natura umana.
L'unica via di salvezza da questo caos è l'etica. Purtroppo nel mondo vige la morale e si sa, quanto essa sia schiava degli interessi e dell'ipocrisia di chi governa.
L'etica non ha tempo, non ha storia, non è sottoposta a cambiamento. Essa era e sarà sempre, la netta divisione tra bene e male, giusto e sbagliato. Nel profondo del nostro animo, tutti sappiamo riconoscerla, tuttavia l'attrazione per il male è questione nota. La natura dell'uomo e della donna non è solo benevola, anzi. Resto sempre più convinta che in talune persone il male sia radicato alla nascita, come un gene ereditario, così come il bene in altri. E il nostro libero arbitrio in realtà sarebbe influenzato da questa condizione originaria nel nostro DNA.
Così anche l'ossessione può assumere un duplice valore ed essere o la spinta verso il raggiungimento di un obbiettivo artistico di sublime valore o la pressione verso un atto criminale di efferata spietatezza.
La nostra malattia ci permette di riconoscere le malattie degli altri, di descriverle, di comprenderle.
Agli altri cosiddetti sani, invece, è dato solo di agire da attori, in questa altalena tra realtà e finzione, che è la nostra vita.
Emyluna

Commenti

  1. OK, mi devo esser perso qualche passaggio, perchè non so se ho letto di Axel o di Emyluna. Vero anche che non faccio testo, son rinmbambito di mio ;)

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    1. Axel è la protagonista del romanzo, emyluna è il mio alterego e lo sai... :)

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    2. Si questo lo so :)
      La mia cururiosità è "L'unica via di salvezza da questo caos è l'etica." non ho capito se questo è un tuo pensiero o il pensiro della protagonista del romanzo (non è detto che sia diverso)

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    3. Tutto ciò che ho scritto in questo post è il mio pensiero, ovvero di emyluna. Al contrario Axel è inconsapevole moralista, ma non è colpa sua.

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